mercoledì 21 maggio 2008

Dichiarazione del Presidente del CORCAS al termine della sessione straordinaria del Consiglio









Il Presidente del Consiglio reale consultivo degli affari sahariani (CORCAS), il sig. Khalihenna Ould Errachid, ha fatto una dichiarazione alla stampa al termine della sessione straordinaria del Consiglio, tuta, venerdì a Laâyoune, conformemente alle alte istruzioni di SM il re Mohammed VI.

Il presidente del CORCAS, il sig. Khalihenna Ould Errachid, ha affermato a tal fine che questa sessione straordinaria, obbligata su ordine di SM il re Mohammed VI ad esaminare gli ultimi sviluppi della questione del Sahara, in particolare alla luce del primo round dei negoziati che ha avuto luogo nel sobborgo di New York per il regolamento definitivo della questione, è stata l'occasione di esporre i dettagli e lo svolgimento di questi negoziati.



"i dibattiti tra i membri del Consiglio sono stati costruttivi e si sono svolti in un clima impressiona di patriottismo", ha sollevato il sig. Khalihenna Ould Errachid, aggiungendo che i membri del Consiglio hanno espresso il "loro appoggio al modo con il quale si sono svolti questi negoziati ed alla posizione della delegazione marocchina quanto al loro svolgimento".

I membri del CORCAS, ha proseguito, "hanno espresso il loro sostegno alle posizioni ed iniziative di SM il re per raggiungere una soluzione definitiva", aggiungendo che questa soluzione può concretizzarsi soltanto attraverso l'applicazione dell'iniziativa dell'autonomia "come soluzione definitiva, appena e globale, accettata da tutte le parti e considerata dal diritto internazionale come una reale forma d'autodeterminazione".

"vogliamo dire ai nostri fratelli del fronte Polisario che devono sapere che la questione del Sahara esige molto realismo e di compromesso per raggiungere una soluzione che soddisfa tutte le parti e che è, inoltre, una forma d'autodeterminazione", ha detto.

"li chiamo come lo ho già fatto a New York da riconoscere che il regolamento delle questioni politiche passa per il compromesso ed il consenso", ha aggiunto.

I lavori di questa sessione erano stati aperti venerdì in fine di pomeriggio al palazzo dei congressi a Laâyoune, in presenza dei sigg. Chakib Benmoussa, ministro dell'interno, e Fouad Ali El Himma, ministro delegato dentro.

Nel corso di questa sessione, il consiglio ha esaminato gli ultimi sviluppi della questione dell'integrità territoriale del regno, alla luce dei negoziati diretti tra le parti interessate tenute il 18 ed il 19 giugno a Manhasset, negli Stati Uniti.

Al termine di questa sessione, lettura è stata data dal segretario generale del CORCAS, il sig. Maouelainin Maouelainin Ben Khalihenna, di un messaggio di fedeltà e di lealtà indirizzata a SM il re Mohammed VI dal presidente del CORCAS, in nome proprio ed in nome di tutti i membri del Consiglio.

martedì 20 maggio 2008

Una delegazione delle province del sud in visita alle Canarie per promuovere le relazioni tra le due regioni

Una delegazione delle province del Sud del regno ha iniziato lunedì, una visita alle isole Canarie, ad esaminare i mezzi per rafforzare maggiormente le relazioni di cooperazione tra l' arcipelago spagnolo e questa regione del sud del Marocco.


La delegazione è composta dal sig. Ahmed Dahi, membro del Comitato centrale della parte di l' Istiqlal (PI), Fala Bossoula, deputato dell' Unione socialista delle forze popolari (USFP) a Laâyoune, Sidi Ahmed Mahmoud Terrouzi, presidente del consiglio provinciale di Boujdour e membro del Consiglio reale consultivo per gli affari sahariani (CORCAS), e Ramdam Messoaud Larbi, membro del CORCAS e presidente dell' Associazione Sahariana per la difesa dei diritti umani (ASADEDH).


I membri della delegazione hanno avuto un'intervista con il presidente di l autorità portuale di Santa Cruz di Tenerife, il sig. Pedro J. Rodriguez Zaragoza, imperniato sui mezzi per rafforzare le relazioni di cooperazione tra le due regioni vicine.



Questa riunione è stata l' occasione per i membri della delegazione marocchina di mettere in rilievo l' importanza del progetto d' autonomia proposto dal Marocco per risolvere il conflitto del Sahara, progetto che ha raccolto il sostegno della Comunità internazionale e che è proprio d' instaurare la stabilità nella regione, ha indicato alla MAP il sig. Ahmed Dahi.


A questo proposito, la delegazione marocchina ha anche ricordato le ultime dichiarazioni positive fatte dinanzi al consiglio di sicurezza per l' inviato personale del segretario generale delle Nazioni Unite per Sahara, il Sig. Van Walsum.


Secondo i membri della delegazione marocchina, il presidente dell' autorità portuale di Santa Cruz di Tenerife (della coalizione Canariana), si è detta pronta a recarsi prossimamente nelle province del sud per stabilire contattati con i responsabili locali ed esaminare le opportunità di cooperazione e di partenariato tra il porto di Santa Cruz e questa regione del sud del Marocco.


I membri della delegazione marocchina, hanno allo stesso modo, tenuto una riunione con i rappresentanti della stampa locale a Tenerife, durante il quale hanno messo in motto esplicativo gli sforzi fatti dal Marocco, sotto la condotta di SM Roi Mohammed VI, per il consolidamento di l' costruzione democratica.


La delegazione incontrerà, martedì, i membri del gruppo parlamentare socialista e sarà ricevuta dal presidente del Parlamento regionale, il sig. Antonio Castro Cordobez, della coalizione Canariana (CC, al potere).


Avrà una riunione mercoledì con il capo del governo autonomo delle isole Canarie, il sig. Paulino Rivero Baute, ed il sindaco di Santa Cruz di Tenerife, il sig. Miguel Zerolo, tutti due membri della coalizione Canariana.


I membri della delegazione marocchina si renderanno successivamente a Las Palmas per interviste con responsabili locali nell' isola di Gran Canaria.

mercoledì 14 maggio 2008

Il Sig. Maouelainin Ben Khalihanna Maouelainin, invita della rivista "appuntamento politico"







Il segretario generale del Corcas, il medico Maouelainin Ben Khalihanna Maouelainin (Consiglio reale Consiglio degli affari sahariani), era l'ospite dell'edizione di venerdì della rivista, "l'appuntamento politico" di radio "Aswat" con il giornale Al Ahdath Al Maghribia.


Quest'edizione è stata dedicata alla cartella del Sahara e l'evoluzione della causa nazionale, attraverso il dibattito su cinque assi.

Uno è stato dedicato alla valutazione dell'azione del Corcas e del trattamento dedicato alla cartella del Sahara ed alla domanda dei cittadini che sono ritornati alla madre patri (Gruppo di Gjijimat).

D'altra parte, il dibattito è stato dedicato, così, al processo di sviluppo delle province del sud ed alla comunicazione con i cittadini, ed all'aspetto dei negoziati di Manhasset e la più valenza che porta il Corcas a questi negoziati.

Il testo integrale di questa intervista sarà pubblicato ulteriormente.

Il Sig. Sahel chiama l'Algeria e Polisario ad abbandonare la polemica ed attuare con successo ...







L'Algeria e Polisario tentano da alcuni tempi di occultare la loro mancanza d'impegno politico nel processo di negoziati sul Sahara ricorrendo a manovre di deviazione ed alla polemica, hanno sottolineato il rappresentante permanente del Marocco presso le Nazioni Unite, il sig. El Mostafa Sahel, in una lettera al segretario generale dell'ONU, il sig. Ban Ki-moon, reso pubblico mercoledì a New York.


"Da alcuni tempi, l'Algeria e Polisario tentano di occultare la loro mancanza d'impegno politico nel processo di negoziato di Manhasset, cercando di deviare l'attenzione della Comunità internazionale, verso presunte violazioni dei diritti di 1'uomo, di cui sarebbero vittime delle persone originarie della regione del Sahara e di altre regioni del regno", nota questa lettera, diffusa come documento ufficiale del Consiglio di sicurezza.

Dopo avere ricordato che il segretariato dell'ONU è stato "destinatario di molte comunicazioni che trasportano quest'allegazioni, i cui autori hanno sperato che la ripetizione finirebbe con trasformare la menzogna in verità", M.Sahel sottolinea che "il Marocco si è rifiutato di iscriversi in questa logica e si è astenuto di rispondere a questi carichi non fondati ed a queste manovre di deviazione, che preferiscono dedicare tutta la sua energia al successo dei negoziati, condotte attualmente sotto gli auspici dell'ONU, ed al processo di sviluppo socioeconomico delle popolazioni della regione del Sahara".

Per eliminare ogni ambiguità ed evitare ogni amalgama, il diplomatico marocchino, inoltre, ha portato una serie di chiarificazioni che riguardano gli elementi che fungono da tema ricorrente agli autori di quest'allegazioni.

A tale riguardo, ricorda che il Marocco, nel quadro dell'attuazione del suo progetto di società moderna e democratica, ha intrapreso riforme profonde ed ha realizzato progressi importanti, conosciuti e riconosciuti, in materia dei diritti dell'uomo.

"Il regno, che ha incorporato nella sua costituzione il rispetto dei diritti di 1'uomo così come sono universalmente riconosciuti, ha così ratificato la maggior parte degli strumenti internazionali dei diritti dell'uomo e di diritto umanitario, o vi ha aderito e si è preoccupato di mettere in adeguatezza la sua legislazione nazionale, con i suoi obblighi internazionali", tiene a sollevare il sig. Sahel che aggiunge che il Marocco coopera, inoltre, strettamente e sistematicamente con gli organismi ed i meccanismi internazionali, in particolare onusiani, dei diritti umani.

Ha anche segnalato che il regno ha intrapreso, in particolare nel quadro di l'istanza equità e riconciliazione, di esaminare tutte le violazioni passate ed attestate dei diritti di 1'uomo, da 1'indipendenza, e si è preso la responsabilità di compensare, individualmente e collettivamente, le vittime.

In questo senso, ricorda anche che "le leggi e regolamenti in vigore, che garantiscono e che proteggono l'esercizio dei diritti di 1'uomo e delle libertà fondamentali, sono applicati in modo identico su 1'insieme del territorio del regno, anche nella regione del Sahara".

Per quanto riguarda i diritti economici, sociali e culturali, il sig. Sahel rileva che "il regno ha acconsentito degli sforzi colossali nelle infrastrutture e nei settori dell'istruzione, della salute e dell'alloggio". "ciò implica che oggi questa regione registra tassi d'istruzione e di copertura sanitaria superiori a quelli di altre regioni del Marocco", precisano il rappresentante marocchino che aggiunge che, allo stesso modo, nel settore dei diritti civili e politici, le proiezioni sono notorie e la partecipazione degli abitanti della regione del Sahara alla vita politica, economica, sociale ed amministrativa è molto attivi.

Inoltre, ed a 1'modo delle altre regioni marocchine, la regione del Sahara beneficia, anche, di 1'azione dei meccanismi nazionali di promozione e di tutela dei diritti dell'uomo, prosegue.

In questo contesto, 1'mediatore marocchino (Diwan al Madhalim) ha aperto una sezione nella regione, mentre il Consiglio consultivo dei diritti dell'uomo, recentemente, ha proceduto all'apertura di un Ufficio amministrativo regionale a Laayoune.

Le allegazioni delle altre parti, che si iscrivono in una strategia oggi in gran parte rivelata, tentano ressusciter, affermano l'ambasciatore, delle questioni considerate chiuse dalle istituzioni internazionali competenti, come quelle relative ai "prigionieri di guerra", la cui Algeria e Polisario si prendono una responsabilità imprescriptible, o quella legata alla scomparsa forzata per la quale il regno ha acconsentito degli sforzi salutati, d'altra parte, dal gruppo di lavoro sulle scomparse forzate o involontarie, al punto da presentare il Marocco come un esempio per gli altri paesi.

"Quest'allegazioni riguardano, anche, 1'instrumentalisation di caso di detenuti comuni, ricorrendo alla disinformazione ed all'amalgama", prosegue il diplomatico, precisando che queste persone si sono rese colpevoli di atti proibiti dalla legge a titolo dei reati di diritto comune.

Il Sig. Sahel rileva, inoltre, che queste persone, che hanno tutte beneficiato delle garanzie del processo equo offerte dalla legislazione in vigore, hanno fatto ricorso a scioperi intermittenti della fame, orchestrati, in modo sistematico, in relazione con scadenze onusiennes e simultaneamente con i round di negoziato.

Contrariamente alle allegazioni delle altre parti, la regione del Sahara prosegue il suo processo di sviluppo socioeconomico nella quiétude, la serenità e 1'apertura, nota l'ambasciatore che ricorda che così, quasi 1.300 giornalisti che rappresentano i mass media internazionali, anche quelli interamente acquisiti alle tesi delle altre parti, hanno visitato la regione del Sahara ed hanno realizzato servizi in qualsiasi libertà.

Inoltre un grande numero di convogli umanitari, di raduni sportivi, di caravan, di delegazioni ai congressi scientifici, ai festival culturali di organizzazioni non governative - di cui Amnesty International ed Human Rights Watch - con la partecipazione di migliaia di stranieri, vi sono restato, ricordano il sig. Sahel, aggiungendo che numerosi diplomatici, parlamentari, uomini di affari, rappresentanti di organizzazioni internazionali ed altre personalità straniere hanno visitato la regione del Sahara, in qualsiasi libertà, particolarmente quest'ultimi anni.

"Il regno del Marocco spera che questa messa a punto aumenterà definitivamente gli equivoci e permetterà di fare 1'economia di una polemica tanto sterile di quanto improduttiva, facendo convergere gli sforzi di tutti verso la creazione delle condizioni più favorevoli al successo dei negoziati", sottolinea infine l'ambasciatore.

E di concludere che "il Marocco ha dimostrato con gli atti la sua volontà di arricchire la dinamica lanciata dal Consiglio di sicurezza e si impegna a perseverare in questa via".